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 Ferroviario

 Il modellismo ferroviario è un’area del modellismo, che consiste nella costruzione di prototipi o riproduzioni, in scala ridotta, di locomotive, rotaie, paesaggi e tutto ciò, che è in stretto legame con il mondo ferroviario.

Il modellismo ferroviario permette di ricreare in casa, nel modo più fedele possibile, quello che è il percorso ed il funzionamento di un vero e proprio itinerario ferroviario, con tanto di stazione, paesaggio circostante e segnali ferroviari.

Riprodurre paesaggi ferroviari lascia libera la fantasia del modellista, che cura nei dettagli ogni minimo particolare del plastico, riproducendo esattamente i binari, il loro percorso, le case e gli alberi del paesaggio circostante, i negozi, gli impianti, insomma tutto ciò che è possibile osservare nella realtà.

L’emozione che regala il modellismo ferroviario è unica perché richiede  molta dedizione, passione, ricerca ed una cura nei dettagli, quasi maniacale.

 Un po’ di storia

 Il modellismo ferroviario nasce contemporaneamente alle ferrovie stesse, che rappresentano un avanzamento tecnologico incredibile per l’umanità.

Nel 1804 viene realizzata la prima locomotiva con ruote d’acciaio su binari d’acciaio ed è destinata ad una ferrovia mineraria in Galles.

Nel 1825 si assiste all’inaugurazione della prima linea ferroviaria su rotaia, concepita per il trasporto di cose e persone e Stephenson vince con la sua locomotiva, the rocket, la prima gara tra convogli; si aggiudica così l’incarico di costruire l’importante linea ferroviaria, che collega Liverpool Manchester e ha così inizio non solo la rivoluzione industriale, ma anche la storia della ferrovia.

In questi anni il treno attua una vera rivoluzione perché modifica i temi ed i modi di spostamento; basti pensare che un uomo a piedi, con un carico pari a 20 kg, percorre cinque chilometri l’ora, mentre un uomo  cavallo, con un carico di 40 kg, percorre quindici chilometri l’ora, il treno invece con un carico di 1000000kg, percorre cinquanta chilometri in un’ora.

Nel 1839 in Italia viaggia il primo treno, locomotiva di costruzione straniera, la Bayard,  su una ferrovia costruita dal re di Napoli, per congiungere la sua reggia in città con la sua villa di Portici, la famosa Napoli – Portici.

Dieci anni più tardi anche nel nord Italia giunge la prima linea ferroviaria, che collega Milano e Monza.

Nel 1879 entra in servizio la prima locomotiva elettrica, costruita da Siemens e nel 1905 vengono inaugurate le Ferrovie dello Stato.

 Sviluppo del modellismo ferroviario

 Osservare, studiare e costruire sono attività, che hanno permesso all’uomo di percorrere la strada verso il progresso e la storia ed il progresso del modellismo ferroviario ha inizio grazie ad un uomo, Dionigi Papin, che ha studiato, osservato ed inventato la macchina a vapore, segnando l’inizio della storia della ferrovia.

Dopo di lui, molti altri studiosi si dedicano a tale progetto e i modelli che si conservano i, realizzati all’epoca con materiali semplici e rudimentali rappresentano i primi prototipi dei treni odierni e costituiscono un valore storico ed economico per tutti gli appassionati e gli estimatori del modellismo e collezionismo ferroviario.

Il modellismo ferroviario racchiude il fascino di viaggiare con la mente su treni e vagoni di epoche lontane, ripercorrere la storia attraverso le divise tipiche dell’epoca, indossate da coloro che accompagnavano i viaggiatori e riprodotte in maniera minuziosa, massima cura è dedicata anche alla riproduzione dei biglietti ferroviari in uso in passato, fedelmente riprodotti in cartoncino che indicano la stazione, l’orario ed il costo, espresso secondo le tariffe in vigore all’epoca.

La massima attenzione a tutti questi particolari dimostra come il modellismo ferroviario è strettamente collegato ad un’attenta ricerca e indagine storica, perché è fondamentale riprodurre tutti i dettagli nella maniera più reale possibile.

Il modellista sceglie con cura anche il paesaggio e la destinazione dei propri modelli ferroviari perché così facendo permette a chi osserva di visitare luoghi interessanti, che in passato sono stati testimoni di eventi storici.

Padre del modellismo ferroviario italiano è Italo Briano, che nel 1951 fonda la rivista Italmodel Ferrovie, pubblica una ricca collana di volumi sul modellismo e sempre nel 1951, pubblica il primo manuale per modellisti ferroviari, dal titolo:   manuale del fermodellista ad uso degli appassionati  di ferrovie in miniatura, un volume ricco di informazioni, una vera miniera di nozioni, consigli e racconti veri sulla nascita di modelli di treni e ferrovie reali.

 Origine dei modelli ferroviari

 I modelli in scala di locomotive, vagoni e carri merci possono avere varia origine, cioè possono essere costruiti direttamente dal modellista, che utilizza in genere, lamierini di ottone lavorati, ma anche fogli di materiale plastico tagliati ed incollati, a seconda delle necessità.

i modellisti ferroviari appassionati si dedicano invece, alla costruzione di plastici e modelli ferroviari artigianali, di grandissimo pregio e dall’alto valore economico, che entrano a far parte di serie limitate e per questo sono i pezzi più ambiti.

Poi vi è la produzione industriale di modelli ferroviaria, ad opera di fabbriche che dall’Europa occidentale agli Stati Uniti, immettono sul mercato modelli prodotti in scala ed in gran numero.

In Italia aziende leader del settore sono Marklin, Hornby ed in passato Rivarossi e Lima, che purtroppo però in seguito a difficoltà economiche sono state acquisite dal gruppo inglese Horby.

Attualmente è la Cina uno dei maggiori produttori mondiali di modellismo e molte aziende europee hanno spostato lì la loro produzione, basti pensare, che proprio in occasione del Tokyo Toy show di quest’anno sono stati presentati i prototipi di treni in scala 1/450, le riproduzioni più piccole mai realizzate, che racchiudono un enorme valore per i collezionisti ed i modellisti dato che per realizzarli i tecnici hanno impiegato tantissimo tempo, impegno e dedizione.

 I modelli di treni elettrici

 Le prime realizzazioni di modelli di trenini elettrici risalgono a fine ottocento, precisamente al 1879, ma si tratta di modelli riprodotti in grande scala, azionati da motori elettrici da 110 V, la comune tensione elettrica domestica in quei tempi e soprattutto destinati ad una clientela facoltosa.

Dopo la prima guerra mondiale iniziano ad essere prodotti modelli ferroviari dal voltaggio elettrico più ragionevole e quindi alla portata anche di classi meno abbienti; si tratta di riproduzioni in legno o metallo, che spesso i modellisti creavano da soli con i materiali a disposizione e un curiosità dell’epoca, è che per creare i sistemi di regolazione dell’elettricità si utilizzano batterie dell’auto disposte in serie, accanto ad un barattolo di acqua salata ed una bacchetta di carbone, che spinta verso il fondo funge da regolatore di corrente.

nell’immediato dopoguerra giungono sul mercato i primi modelli in plastica, che permettono una migliore riproduzione dei particolari e dei dettagli, rispetto alle stampe su lamiera verniciata.

Il modello di trenino elettrico nel XIX secolo è simbolo del modello di vita tedesco, tant’ è che dal ministro della sanità tedesco all’amministratore delegato di Porsche, il  modellino del treno viene da tutti annoverato come un’incredibile passione, la miglior distensione dallo stress o ancora, un pezzo di storia che un collezionista vuol possedere a qualsiasi prezzo.

in Europa, all’interno delle classi medio i modelli dei treni rappresentano il desiderio di entrare a far parte della borghesia, infatti poter regalare a natale un modellino del treno ad un figlio rappresentava un salto di qualità nella gerarchia sociale.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, quindi dopo il 1945, la moda dei binari si diffonde negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia ed in Italia ovviamente.

 Alimentazione dei modelli ferroviari

Il sistema di alimentazione delle riproduzioni modelli ferroviari ha subito un evoluzione significativa perché non  si ricorre più all’impiego di complessi cablaggi, ma si utilizza un unico circuito di alimentazione, che viene controllato da una centralina, digitale e i decoder, che sono installati all'interno dei mezzi di trazione, rispondono ad un sistema di indirizzi precedentemente configurato su un apposito binario separato, che è quello di programmazione.

Modellismo e cultura

 

Il modellismo ferroviario non è un gioco perché non si costruisce semplicemente un kit di montaggio, in realtà vi è la piena dedizione alla costruzione di impianti secondo un criterio logico, alla ricerca di situazioni vere e reali, con la massima cura dei particolari.

Il modellismo ferroviario è accrescimento culturale perché per poter riprodurre è indispensabile prima conoscere, per poi riuscire a riprodurre in scala, ed è fondamentale superare con ragionamento, idee, strategie e molto studio tutti i problemi, che sorgono per la riproduzione di piccoli pezzi e particolari.

Ecco perché locomotive lunghe un palmo di mano in realtà sono veri e propri gioielli, opere d’arte, frutto dell’ingegno umano.

Il modellismo ferroviario è arte, che si esprime nella costruzione di plastici ferroviari, sul quale sfrecciano in contemporanea piccoli e grandi locomotive, su binari ampi, lungo vallate, terreni coltivati e boschi, come nella realtà; il modellista può rendere inoltre, ogni sua creazione unica perché, come in passato, può verniciare i suoi modelli manualmente ed ecco perché alcuni modellini sono molto ricercati dai collezionisti e valgono molto.

Il modellismo ferroviario non è un semplice passatempo, né la riproduzione di un giocattolo, ma è studio, passione, istruzione, valore sociale perché crea amicizie e permette la nascita di club in cui riunirsi e condividere la stessa passione, è valore economico perché alcuni modellini valgono centinaia di migliaia di euro, è ricerca per costruire treni reali sempre più all’avanguardia, ed è anche cultura perché dà vita a musei e  riunisce meccanica, elettronica, pittura ed ingegneria in un’unica vera e complessa attività.

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