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Il modellismo aereo
Vi è mai capitato di lanciare o veder volare tra i banchi di scuola un aereoplanino di carta? Sicuramente sì, dato che rappresenta l’aeromodello più semplice, che ogni bambino, affascinato dal modellismo aereo, costruisce per primo da solo.
Il modellismo aereo è per gli appassionati lo sport più bello del mondo perché grazie ad esso è possibile trarre enormi insegnamenti, non soltanto nell’arte di costruire modelli fedelissimi di importanti aerei, ma anche pratici perché si impara ad adoperare attrezzature di alta falegnameria o meccaniche, si conosce l’elettronica e anche la fisica e la chimica; si traggono anche importanti insegnamenti di vita, perché dopo aver dedicato tempo e concentrazione, dedizione e sacrificio, alla costruzione di un modello e poi lo si vede librarsi in aria, la soddisfazione che si riceve è enorme perché il suo volo rappresenta la concretizzazione di tutto l’impegno profuso.
In paesi come gli Stati Uniti, la Germania o il Giappone il modellismo aereo è inserito nei programmi scolastici nell’ambito di materie tecniche ed in questi stessi luoghi, folle di persone si riuniscono e si cimentano in gare folli di modelli aerei, quindi vivendo il lato ed il valore sociale che questo passatempo è in grado di regalare.
Anche in Italia il modellismo aereo è diffusissimo, conta infatti circa 140.000 appassionati e un pubblico che, ad ogni manifestazione, si aggira intorno ai 20-30.000.
Il modellismo aereo rappresenta un passatempo, che lega tecnica e capacità di volo, particolare perizia nella costruzione, richiede ingegno, costanza e coraggio, ma la soddisfazione che regala è immensa quanto lo sforzo e l’impegno, che il modellista affronta.
Il modellismo aereo è anche poesia, perché ogni qual volta ci si dedica alla costruzione di un modello, si investe tutta la passione, l’energia e l’ingegno e vederlo prender forma, man mano, e poi volare permette anche
alla fantasia ed alla mente di volare, magari immedesimandosi un po’ nei panni di coloro che dedicarono la loro vita alla loro realizzazione; ogni modellista quindi può sentirsi parte della storia dell’uomo e del cammino della scienza.
Un po’di storia
Il desiderio di volare da parte dell’uomo è noto sin dai tempi più antichi e per riuscire nell’intento, molti nostri antenati si sono cimentati in una lunga serie di tragici fallimenti perché a volte il prezzo da pagare è stata la vita stessa.
Il modellismo aereo è legato al desiderio di volare perché diversi uomini di ingegno proprio attraverso la costruzione di modellini in miniatura sono riusciti a costruire poi aerei veri.
Pioniere nel modellismo di aerei è Leonardo Da Vinci, che già nel XVI secolo mette su carte idee per una macchina per volare e costruisce i primi modellini in scala a molla o ad elica, ispirandosi alle trottole cinesi, importate da mercanti e viaggiatori recatisi in Cina.
nel XVIII secolo l’uomo è in grado di sollevarsi da terra grazie ai palloni aerostatici.
E’ Cayley a tracciare su carta, per la prima volta la sagoma di un aeroplano con un corpo centrale, ali, coda ed un carrello d’atterraggio; riesce a capire l’importanza delle curve e delle superfici orizzontali e verticali nella costruzione di un modello aereo.
Nel 1809 Cayley costruisce un veleggiatore, in grado di trasportare un bambino, seppur per pochi metri e circa trent’anni dopo, disegna un convertiplano, cioè uno scafo con ruote ed un sovrastruttura portante, che però non supera lo stadio sperimentale.
Nel 1842 Henson e Stringfellow brevettano una carrozza a vapore aerea, ma l’esperimento di volo fallisce; tuttavia, Stringfellow continua a lavorare e realizza un modello di monoplano che supera il test di volo, planando in un lenzuolo.
I fratelli Wright invece, approfondiscono i problemi del volo guidato grazie ad una galleria del vento, costruita appositamente per sperimentare i modelli di aerei e riescono, dopo studio e ricerche, a realizzare il primo modello di biplano a motore, ribattezzata flyer.
Il terzo esemplare da loro costruito è considerato il primo vero aereo di tutti i tempi perché è in grado di compiere ogni volteggio o virata senza problemi ed è in grado di restare in aria per più di trenta minuti.
Il successo dei fratelli Wright si diffonde lentamente in Europa e in un primo momento solo gli scienziati si interesano al modellismo aereo; nel 1913 però, ecco pubblicate in edicola le prime riviste e i periodici, ad uso e consumo, degli appassionati di modellismo aereo, che contribuiscono alla sua diffusione mondiale.
Possiamo affermare con un certo
orgoglio che il primo aeroplano secondo la concezione moderna fù in realtà un
aeromodello, più precisamente un aliante delle dimensioni di circa un metro di
lunghezza (in allegato lo schema).
La costruzione risale al 1804, quasi cent'anni prima l'arrivo dei fratelli
Wright. Questo modello aveva già la configurazione di un aeroplano odierno:
monoplano con trave di coda (equilibratore e deriva).
Il nome del suo progettista, un uomo che nei pochi anni in cui si interessò
all'aviazione diede enormi contribuiti, è George Cayley
Settori del modellismo aereo
Il modellismo aereo si divide in due categorie, ovvero il modellismo statico, in cui si costruiscono modelli, in scala ridotta, di aerei il più possibile fedeli all’originale, ed il modellismo dinamico, in cui invece, si costruiscono modelli di aerei, meno simili nelle dimensioni ad aerei reali, ma in grado di volare e possono essere pilotati, anche a distanza, tramite radiocomandi a bassa frequenza; inoltre i modelli di aerei dinamici presentano parti della struttura mobili, come ad esempio il timone, gli alettoni, il piano di coda ed gli aerofreni.
Cosa sono gli aeromodelli
Gli aeromodelli sono riproduzioni, in scala ridotta, di aerei veri e propri, quindi l’unica differenza è la dimensione.
I modelli di aerei riproducono le medesime manovre di un aereo vero, perché come anch’esso è soggetto alle stesse leggi della dinamica che permettono ad un aereo vero di volare.
Materiali e colori
Il materiale più utilizzato per la costruzione di modelli aerei è il polistirene, mentre per la verniciatura si utilizzano smalti e colori acrilici, spesso opachi, semi opachi o lucidi e vengono dipinti con il semplice pennello, cosicché il modellista può dare un tocco personale e rendere il modellino artigianale, oppure si utilizza l’aerografo.
nell’intento di rendere i modelli il più possibile fedeli alla realtà si riproducono persino macchie e difetti di colore, dovuti all’utilizzo dell’aereo oppure sporcando le zone vicine ai tubi di scappamento.
Fondamentali sono le decalcomanie che il modellista decidere di utilizzare perché attraverso lettere, disegni, stemmi, numeri, il modellista riesce a rendere unico il suo modello e se vuole discostarsi dalla realtà, può decidere di esprimere la propria creatività decorandolo come desidera.
I metodi di costruzione di un aeromodello variano dall’utilizzo della carta, al legno, soprattutto la balsa, un legno molto leggero e per questo molto adatto, oppure molto utilizzato è il depron, cioè un materiale simile al polistirolo, che viene utilizzato in edilizia come isolante, ma in modellismo aereo risulta leggero e persino resistente.
Classificazione degli aeromodelli
Nelle varie specialità sportive di aerei modello, gli esemplari vengono suddivisi a seconda del tipo di volo che compiono.
Vi è la categoria F1, cioè quella dei modelli aerei a volo libero; questi modelli aerei si contraddistinguono durante la gara per la durata del volo, vengono lanciati a mano ed eventualmente si può ricorrere ad un motore soltanto per raggiungere la quota da cui viene poi cronometrata il volo planato.
La categoria F2 comprende i modelli aerei a volo vincolato circolare, che vuol dire far volare un aereo per mezzo di due cavi che comandano il piano di coda orizzontale e permettono al modello di eseguire le acrobazie.
La categoria F3 riguarda invece, i modelli aerei a volo radiocomandato, cioè il pilota comanda l’aereo da terra come se stesso seduto a bordo.
In base alla varie normative nazionali si possono possibile utilizzare radiocomandi fm o am, o con altre modulazioni digitali, operanti nelle bande di frequenza dei 26, 27, 35, 40 e 72 Mhz, in Italia, in particolare, la banda riservata ai soli modelli volanti è quella dei 35 Mhz.
Come si pilota un modello aereo dinamico
Un modello aereo standard possiede quattro controllo di base, cioè l’elevatore, che è posto sulla coda in orizzontale e controlla l’inclinazione dell’aereo, poi vi è il timone, che è posto sulla coda in verticale e fa girare l’aereo a destra o sinistra e permette di guidare il modello quando è a terra, poi vi sono ancora, gli alettoni che permettono al modello di muoversi sul piano vero so destra o sinistra e infine ovviamente la manetta dell’acceleratore.
Grazie al radiocomando è possibile controllare queste quattro funzioni, invece i servocomandi sono piccoli motori che permettono di muovere le superfici di controllo dell’aereo in corrispondenza ai movimenti delle levette del radiocomando.