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Le opere d’arte
Il collezionismo di opere d’arte è la raccolta di oggetti d’arte da parte di soggetti privati, che spesso costituiscono il nucleo originario di un museo pubblico.
Il collezionismo di opere d’arte ha origine, nell’età ellenistica, con i bottini di guerra dei romani che sottraggono statue e dipinti ai greci.
Nel XIV secolo fiorisce il desiderio per il collezionismo privato da parte di molte famiglie nobili, che gareggiano nel raccogliere oggetti d’arte antica e opere di artisti famosi, per esibire ricchezza e prestigio.
Nascono i primi pseudo musei nelle dimore signorili, all’interno delle quali vengono allestite stanze apposite, stanze delle meraviglie, in cui raccolgono e conservano opere d’arte.
Tra XV e XVI secolo anche famiglie non di rango allestiscono all’interno delle proprie abitazioni, collezioni di ritratti di uomini leggendari o oggetti d’arte antica.
Nel seicento il fenomeno del collezionismo d’arte esplode, cosi come il mercato e le richieste.
Nel settecento il collezionismo d’arte si specializza con raccolte e collezioni precise, dipinti, stampe e disegni precisi.
Con l’avvento dell’illuminismo si impone l’idea di aprire le grandi collezioni al pubblico, al fine di condividere e divulgare arte, cultura e insegnamenti.
Il museo rappresenta la più importante forma di collezionismo perché raccoglie, acquisisce e conserva reperti archeologici, opere d’arte, dipinti, testimonianze materiali dell’umanità e le espone a fini di studio ed educazione.
L’elemento caratterizzante di un museo è la sua collezione di opere d’arte, perché esso è tempio dell’arte e ha il compito di promuovere la cultura.
Il patrimonio artistico, storico e culturale italiano è ricco e variegato ed i musei possono essere considerati dei veri e propri depositi della memoria storica e dell'identità culturale italiana, ecco perché è opportuno conservarli e custodirli per le generazioni future.
Attraverso mostre, visite guidate, conferenze, laboratori, convegni i musei mettono in luce le collezioni che custodiscono al loro interno.
In Italia sono presenti oltre tremila e cinquecento musei e collezioni d’arte, pubbliche e private.
Vi sono diverse tipologie di musei, a seconda delle collezioni che conservano al loro interno, che possono riguardare reperti archeologici, oggetti storici, antropologici, scientifici o tecnici e musei d’arte che si specializzano in arte etrusca, medievale o moderna attraverso collezioni di pittura, disegni, stampe e scultura.
Collezionare opere d’arte equivale a molto più che conservare e raccogliere oggetti perché in esse si cela il desiderio dell’uomo di conoscere, entrare in scenari storici, lontano nel tempo e nello spazio, e soddisfare la sua curiosità intellettuale.
Il collezionismo di opere d’arte è ricerca e memoria del passato, da cui si trae sapere e conoscenza ed il collezionista è colui che acquisisce opere che appartengono alla storia universale dell’uomo e la rende accessibile a sé stesso, ai suoi amici e attraverso un museo a tutti gli uomini.
Collezionare statue, statuette, dipinti equivale a sfidare il tempo, rivivere momenti artistici e culturali di epoche lontane, ma che hanno segnato la storia dell’umanità.
Attraverso il collezionismo di opere d’arte l’individuo ricostruisce la storia degli oggetti e ne comprende l’evoluzione, crea un asinergia tra sé e l’opera d’arte, tra la storia e la memoria.