FORMULA
2
La Formula 2 è stata una serie
automobilistica codificata nel 1948 dalla Federazione Internazionale
dell'Automobile come serie cadetta rispetto alla Formula 1 nella gerarchia dei
campionati per monoposto che comprendeva F1, F2 e F3.
L'antenata dela Formula 2 nasce prima della seconda guerra mondiale, sono le
cosiddette voiturette (piccole vetture). Svolgevano la funzione di serie
propedeutica per piloti di poca esperienza che volevano cimentarsi nello sport
motoristico. Allo scoppio del conflitto, il regolamento prevedeva al massimo un
motore di cilindrata 1500 cc sovralimentato; nei Gran Premi invece era permesso
un motore 3000 cc sovralimentato o 4500 cc a pressione atmosferica.
Dopo la guerra, vengono introdotte le Formula A e B (successivamente Formula 1 e
2). La Formula A consenti di partecipare alle gare le vecchie vetture
motorizzate col 4500 cc non sovralimentato (questo comportò per le vecchie
vetture di produzione tedesca e italiana dell'anteguerra la non ammissione); lo
scarso numero di vetture con questa motorizzazione portarono a far correre le
vecchie voiturette con motori 1500 cc sovralimentato, che rimpiazzarono quelle
da 3000 cc. Questo comportò di fatto l'assenza di una categoria cadetta della
Formula 1. Per tale ragione la FIA nel 1948 codificò la Formula 2.
Motori più piccoli e meno potenti (da 2000 cc, o 750cc sovralimentati,
quest'ultima però opzione poco praticata), montati su vetture anch'esse più
piccole, leggere e ed economiche di quelle della Formula 1. Questo incoraggiò
nuovi costruttori ad entare nella categoria come per esempio la Cooper, che
avrebbero trovato difficoltà a scontrarsi in Formula 1 con colossi come la
Mercedes-Benz, Alfa Romeo, o la Maserati. La Formula 1 nei suoi primi anni era
una categoria molto costosa tanto che il ridotto numeo di partecipanti tra il
1952 e il 1953 tutte le gare del mondiale di Formula 1 furono corse di fatto da
vetture di Formula 2 (sebbene continuassero a svolgersi gare non valide per il
mondiale).
L'uso delle F2 in Formula 1 declinò con l'arrivo dei motori 2500cc nel 1954 (e
questo fece crescere l'interesse e la popolarità verso gli sport motoristici);
per tale ragione nel 1957 venne introdotta la regola dei motori 1500 cc nella
Formula 2. Questa divenne dominio delle vetture Cooper col motore posteriore
ripreso dalla Formula 3 e dalle vetture sport, assieme alle Porsche disegnate
sulla base della vettura sport RSK. La Ferrari rispose inizialmente sviluppando
la Dino 156 come vettura di F2, utilizzando però ancora un motore anteriore. Il
motore maggiormente di successo fu in questo periodo il Coventry-Climax FPF 4
cilindri, seguito dal meno utilizzato Borgward 16 valvole.
Una F2 Cooper modificata vinse il suo primo Gran Premio di Formula 1 nel 1958,inizaindo
l'era del motore posteriore anche nella massima serie. L'era dei motori 1500 cc
fu breve a causa della nascita della Formula Junior, che di fatto rimpiazzò la
Formula 3 e, succesivamente, anche la Formula 2 fino al 1963. Dal punto di vista
tecnico si può però affermare che la Formula 1 dei motori 1500cc fu di fatto la
contiuazione di quanto sperimentato nella Formula 2 in questi anni.
La Formula Junior fu introdotta nel 1959 nel tentativo di creare un'unica
categoria propedeutica per la Formula 1, ma presto fu chiaro che sarebbe stato
più formativo ricreare due categoria sotto la Formula 1 al fine di rendere più
graduale il passaggio a vetture più potenti per piloti in fase addestrativa. La
Formula 2 e la Formula 3 vennero reintrodotte nel 1964; per la Formula 3 si
pensò a motori da 1000cc (molto simili a quelli utilizzati in Formula Junior),
mentre in Formula 2, pur mantenendo lo stesso limite di cilindrata si permisero
maggiori libertà nella preparazione del propulsore. La Formula 2 cominciò ad
essere frequentata anche dagli assi della Formula 1 nei weekend liberi da corse
nella formula maggiore. I motori maggiormenti utilizzati erano i Cosworth e gli
Honda; qualche apparizione anche per i FIAT ,BMC e BRM.
Con la fine degli anni sessanta e il ritorno della potenza nella Formula 1
dovuta all'introduzione di motori 3000cc si stava facendo troppo ampio il gap di
potenza fra le vetture delle due serie. Questo rendeva problematico il passaggio
dei piloti dalla Formula 2 alla Formula 1. Per tale ragione nel 1967 venne
introdotto il motore da 1600cc. Il più importante era il Cosworth FVA, creato
ponendo 16 valvole sul V4Cortina , che di fatto fu la bse per il leggendario DFV.
Altre unità apparvero come il 4 cilindri BMW e il V6 Dino Ferrari.
Molti piloti di Formula 1 continuarono a frequentare i Gran Premi di Formula 2,
e in alcune occasioni i Gran Premi di Formula 1 stessi vennero aperti a vetture
di Formula 2 come, per esempio, nel Gran Premio di Germania al Nürburgring,
pista che consentiva un numero più alto di partecipanti. Jacky Ickx fece il suo
debutto nel mondiale di Formula 1 proprio in questa gara con una vettura di
Formula 2, segnando il quinto tempo in prova. Pur costretto a parteire dietro a
tutte le Formula 1, Ickx velocemente seppe riagguantare la posizione, prima di
essere fermato da una sospensione rotta. Jim Clark, grande campione del volante,
fu ucciso proprio nel corso di una gara di Formula 2 a Hockenheim.
Manca però un campionato mondiale per la categoria. Nel 1967 nasce però il
campionato europeo, che di fatto assorbe i vari campionati nazionali che negli
anni sessanta si disputavano in Europa.
Questa 'invasione' di piloti di Formula 1 in Formula 2 fu consentita dal
particolare sistema di punteggio utilizzato. Ogni pilota di categoria 'A' non
poteva acquisire punti per la classifica del campionato di Formula 2. Un pilota
poteva accedere alla categoria 'A' a seconda dei risultati ottenuti(con un
regolamento che cambiava di stagione in stagione), per esempio finendo a punti
in almeno due Gran Premi di Formula 1 oppure tra i primi tre di una gara per
vetture sport. Al campione della Formula 2 era concessa la categoria 'A' per un
anno, mentre per quello di Formula 1 il periodo si estendeva a 5 anni. Questo
sitema consentiva ai giovani piloti di formare la propria carriera e a quelli
più esperti di mantenere l'allenamento tra un Gran premio di Formula 1 e
l'altro.
Nei primi anni con questa formula i più importanti costruttori furono la Brabham
e la Lotus, sebbene anche la Ferrari entrò nella categoria con una team. Così
fece anche la BMW (fornendo propulsori alla Lola e alla Dornier). Anche piccoli
costruttori come Chevron e GRD produssero qualche monoposto per la categoria.
Nel 1972, si decise di incrementare la potenza dei propulasori ammessi
concendendo come cilindrata massima la 2000 cc. Il Cosworth BDs e il BMW 4
cilindri furono i motori che dominarono le prime stagioni con il nuovo
regolamento, con l'accoppiata BMW-March che finì per dominare la categoria. Nel
1976, si concesse alle case di montare sulle vetture motori sviluppati
esclusivamente per le corse; la Renault sviluppò un potente motore V6; questo,
grazie anche al ricco sponsor Elf consentì a molti giovani piloti francesi di
dominare il campionato alla metà degli anni settanta.
La BMW riuscì solo alla fine dei settanta a risalire la china collaborando
strettamente con la March. Anche la Ferrari propose nuovamente dei motori che
però ebbero poco successo. Anche il motore Hart 420R (derivato dal Cosworth BDA)
ottene qualche importante successo, prima equipaggiando la March, poi la Toleman.
Oltre ai Marche ai Ralt i telaisti più impeganti erano Chevron, le francesi Elf
and Martini e la tedescaMaurer.
La nipponica Honda decise il suo ritorno in Formula 2 all'inizio degli anni
ottanta con un potente motore V6, tanto che divenne troppo costoso per gli altri
costruttori competere col propulsore del Sol Levante. Il risultato fu la
diminuzione delle monoposto iscritte al campionato tanto che alla fine del 1984
si trasformò la categoria nella Formula 3000, dalla cilindrata dei motori usati.
I 3000cc infatti non venivano più usati in Formula 1, in quanto soppiantati dai
più potenti motori turbo. Nel 2005 la F3000 stessa si è trasformata in GP2, una
denominazione che richiama l'antica F2.
In Giappone per molte stagioni venne disputato un campionato di Formula 2, che
sostiuitì un precedente campionato nazionale di Formula 2000. La Formula 2 venne
poi abbandonata nel 1986, per adeguare anche il campionato giapponese al nuovo
regolamento della Formula 3000. Oggi l'erede della Formula 2 giapponese è la
Formula Nippon.
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